CCNL Bancari ABI: via libera dalle assemblee dei lavoratori

CCNL Bancari ABI: via libera dalle assemblee dei lavoratori

CCNL Bancari ABI: via libera dalle assemblee dei lavoratori

L’accordo sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale dei bancari, firmato da ABI e dai sindacati lo scorso 19 dicembre, è stato finalmente approvato a larga maggioranza dalle assemblee dei lavoratori finora svoltesi, tanto da indurre i sindacati a chiederne l’immediata applicazione. In realtà, le consultazioni informative ai lavoratori sul rinnovo del CCNL avrebbero dovuto proseguire almeno fino al 13 marzo, al fine di assicurare il pieno coinvolgimento di tutti gli istituti di credito interessati dalla nuova regolamentazione; tuttavia, i provvedimenti restrittivi emanati dalle istituzioni per far fronte all’emergenza sanitaria da COVID-19, diretti ad evitare assembramenti di persone, hanno impedito di fatto la prosecuzione delle assemblee dei lavoratori, così da indurre i sindacati a sciogliere in anticipo la riserva sull’ipotesi di rinnovo a fronte dell’ampio consenso già raccolto tra i lavoratori fino ad ora chiamati ad esprimersi in merito. Per i 282 mila dipendenti degli istituti di credito associati ad ABI si profila, quindi, un aumento della retribuzione già dalla busta paga relativa al mese di marzo: la prima tranche di aumento, pari ad 80 euro, sarà erogata già a partire da questo mese, comprensiva degli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio. Tra le novità introdotte dal CCNL, infatti, è previsto un aumento retributivo pari a 190 euro al mese a livello medio, erogato in tre tranches: la prima, pari a 80 euro, decorrente da gennaio 2020; la seconda, pari a 70 euro, a partire da gennaio 2021; la terza, pari a 40 euro, prevista da dicembre 2022. Il nuovo CCNL bancario diviene così pienamente operativo, non solo per quanto riguarda la parte economica, ma anche in riferimento a tutti quegli aspetti di rilievo sociale, considerati dalle parti contraenti in sede di sottoscrizione, ispirate dalla volontà di introdurre, anche nel settore creditizio, novità significative in grado di delineare previsioni contrattuali al passo coi tempi. Tra le novità più importanti, occorre sottolineare l’eliminazione del salario d’ingresso per i neoassunti, le maggiori garanzie riconosciute al lavoratore in sede di procedimento disciplinare, la riduzione degli inquadramenti, l’importanza accordata al percorso formativo del lavoratore. A ciò si aggiunge una serie di previsioni volta a garantire una maggiore conciliazione tra tempi di vita e di lavoro: si pensi al recepimento della normativa in materia di smart working, al riconoscimento del diritto di disconnessione, all’istituzione del Comitato nazionale bilaterale e paritetico sull’impatto delle nuove tecnologie e sulla digitalizzazione nell’industria bancaria, alla creazione della banca del tempo allo scopo di donare permessi retribuiti ai lavoratori in difficoltà.