Lavoro, nell’eurozona generale trend positivo dell’occupazione

Lavoro, nell’eurozona generale trend positivo dell’occupazione

Lavoro, nell’eurozona generale trend positivo dell’occupazione

Lavoro, nell’eurozona generale trend positivo dell’occupazione

Secondo i più recenti dati pubblicati dall’ISTAT, la percentuale degli occupati in Italia continua a crescere (+0,2% rispetto a luglio 2017) confermando, di fatto, la tendenza positiva già registrata nel corso degli ultimi mesi.
L’incremento occupazionale italiano non può essere considerato un risultato meramente occasionale e/o transitorio in quanto rappresenta un trend positivo che trova riscontro anche a livello europeo. In particolare, la recente indagine Purchasing Managers Index ha evidenziato che nell’intera eurozona si registra un generale andamento positivo dell’occupazione che, unitamente all’aumento della produzione, contribuisce a generare un incremento diffuso dell’indice di fiducia delle imprese e delle famiglie.

Nel generale contesto di ripresa dell’eurozona, occorre sicuramente dare maggiore supporto a quelle fasce più critiche di inoccupati, quali i giovani, ciò sulla scorta di quanto lucidamente affermato dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, secondo cui bisogna puntare sull’inclusione attiva dei giovani nel mercato del lavoro in quanto tale misura non è ancora perfettamente realizzata.

A tal proposito, il Governo starebbe valutando di inserire nella prossima Legge di Stabilità, una misura di decontribuzione in favore dei datori di lavoro che assumeranno giovani in cerca di occupazione. Dal punto di vista tecnico, si ipotizza un abbattimento del 50% della contribuzione per un arco temporale di due / tre anni.

Tale misura, sicuramente può essere accolta con favore e si auspica che sia efficacemente sorretta da un intervento capace di fornire validi percorsi di orientamento che sappiano indirizzare i giovani verso percorsi di studi e/o facoltà che siano allineate con le reali esigenze del mercato del lavoro derivanti dall’avvento dell’Industry 4.0.

Con specifico riferimento a tali aspetti, sarà fondamentale implementare e dare concreta attuazione al binomio alternanza/scuola lavoro e apprendistato c.d. “sistema duale”.
In Italia, un esempio virtuoso è rappresentato dalla Regione Lombardia dove il sistema duale, in vigore già dal 2015, ha portato la stessa regione ad essere tra le migliori in Europa per tasso di disoccupazione (7,4% a fronte di una media Ue che si attesta all’8,6%).

Pertanto, cogliendo con favore il percorso di crescita che il Governo intende implementare, non si può non considerare ulteriori misure volte a rafforzarlo nel lungo periodo. Fra le stesse, si annovera l’avvio, da parte del Governo, di un percorso di riduzione del Costo del Lavoro per Unità di Prodotto (C.L.U.P.). Solo attraverso una riduzione stabile del C.L.U.P. si potrebbe evitare che, come già accaduto di sovente nel corso degli ultimi anni, le imprese italiane trovino più vantaggioso delocalizzare la produzione in altre aree dell’Europa, rese più appetibili da strategie mirate a favorire l’ingresso di nuove aziende. In tal modo, si avvierebbe un circolo virtuoso che potrebbe verosimilmente generare una maggiore disponibilità economica delle imprese e, di conseguenza, maggiore competitività.

Per concludere, alla luce dei dati statistici sopramenzionati, è del tutto evidente come le misure varate sino ad ora dal Governo abbiano avuto indubbiamente il merito di risollevare un mercato del lavoro che versava in uno stato di profonda crisi. Ciò posto, occorrerà avviare un percorso che consolidi quanto di buono è già stato fatto e che sappia trasformare i segnali di ripresa in crescita occupazionale stabile nel lungo periodo.