JOBS ACT/Cosi i controlli a distanza "cambiano" il lavoro

JOBS ACT/Cosi i controlli a distanza "cambiano" il lavoro

JOBS ACT/Cosi i controlli a distanza "cambiano" il lavoro

Jobs Act: Controlli a distanza, privacy e modello 231/2001
In nuovo articolo 4 della L. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) recentemente modificato dall’art. 23 del D.LGS. 15 settembre 2015 n. 151, consente il controllo a distanza dei lavoratori tramite “strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa” e “strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze” anche in assenza di accordo sindacale o autorizzazione della DTL o in mancanza di quella ministeriale.
Ciò vuol dire che l'accordo o l'autorizzazione non servono se, e nella misura in cui, lo strumento (es. computer, tablet, smartphone, e-mail, internet ecc.) viene considerato quale mezzo che serve al lavoratore per adempiere la propria prestazione lavorativa. Qualora, tale strumento fosse modificato (ad esempio, con l'aggiunta di appositi software di localizzazione o filtraggio) per controllare il lavoratore, si ricade nella previsione che richiede l’accordo o l’autorizzazione per un legittimo utilizzo di tali strumenti. http://www.ilsussidiario.net/News/Lavoro/2015/10/29/JOBS-ACT-Cosi-i-cont...