Decreto Semplificazioni 2019: Blockchain e Smart Contract diventano legge

Decreto Semplificazioni 2019: Blockchain e Smart Contract diventano legge

Decreto Semplificazioni 2019: Blockchain e Smart Contract diventano legge

Con la conversione del Decreto Semplificazioni le definizioni di Distributed Ledger Technology (ovvero la tecnologia alla base della c.d. Blockchain) e smart contract sono ufficialmente legge e viene fornito un primo inquadramento giuridico ai c.d. fenomeni crypto.

In seguito della definitiva conversione del decreto Semplificazioni 2019 (e precisamente con l’articolo 8 ter del D.L. 135/2018 convertito dalla legge 12/2019), l’Italia introduce per la prima volta una norma che riconosce piena validità giuridica alle tecnologie basate su registri distribuiti, c.d. blockchain, e agli smart contract.  Si tratta di nuove tecnologie - fondate su una struttura decentrata dell’informazione in cui i dati del registro delle transazioni sono accessibili a tutti e dunque di conseguenza tracciabili, immutabili ed incorruttibili - che possono intervenire in maniera significativa sui processi e sui servizi offerti da aziende di consulenza amministrativo-contabile
In particolar modo tali strumenti hanno quale effetto quello della validazione temporale elettronica di cui all’articolo 41 del Regolamento Eidas, ossia del Regolamento Ue 910/2014, permettendo in tal modo di riconoscere a dei semplici codici software valenza contrattuale o comunque di documento informatico.
Più nello specifico, l’art. 8 ter del D.L. 135/2018, rubricato “Tecnologie basate su registri distribuiti e smart contract”, costituisce il primo inquadramento giuridico delle fattispecie poste alla base di qualsiasi attività crypto intese come attività di natura digitale il cui trasferimento è basato sull’uso della crittografia. Da una parte, viene inquadrata la tecnologia blockchain, ossia dei veri e propri sistemi informatici innovativi, dinamici ed organizzati in modo da creare su di un asset specifico il fulcro e la base di partenza di una catena di blocchi che i diversi attori del sistema contribuiranno a costruire rendendo disponibili in modo attendibile, veloce ed immodificabile i dati di interesse della storia del singolo asset. I principali vantaggi della blockchain applicata alla contabilità ed all’attività di audit sono: maggiore efficienza, meno errori, risoluzione accelerata di controversie, meno costi, riduzione delle frodi, compliance, minor tempo e minore complessità.
Lo smart contract, invece, ossia l’auto-attuazione di contratti privati al verificarsi di determinate condizioni, si concretizza in un “programma per elaboratore” volto ad operare su tecnologie basate su registri distribuiti e la cui esecuzione vincola, in modo automatico, due o più parti sulla base di effetti predefiniti dalle stesse.
Gli ambiti di applicazione delle tecnologie di cui sopra sono i più disparati, e, generalmente, quelli in cui vengono coinvolti più soggetti: dai pagamenti alla gestione di informazioni inerenti la contrattualistica, alle transazioni che riguardano lo scambio di beni o servizi, alla contabilità. Di conseguenza anche i settori potenzialmente interessati sono assolutamente vari.